Stanley Kubrick giocava la vita come una partita a scacchi. Un’eredità ricevuta dal padre e coltivata con l’ossessione di un professionista, fino a farla diventare la grammatica segreta del suo cinema.

I suoi film sono una scacchiera in movimento: bianchi e neri che si fronteggiano, pezzi che avanzano e arretrano, partite giocate sul confine tra logica e follia. Dalle prime mosse di Il bacio dell’assassino fino alle partite finali di Eyes Wide Shut, ogni inquadratura custodisce la precisione strategica di un maestro e il brivido di una sfida impossibile.

Pedoni, Regine, Re e Cavalli si muovono sullo stesso campo in cui la finzione sfiora la verità, e la verità si lascia inseguire senza mai farsi catturare.

Questo libro è la mappa per leggere quel gioco infinito: un viaggio tra le regole invisibili e le mosse geniali di un autore che ha trasformato il cinema in una partita eterna, dove ogni mossa è destino e ogni immagine è una vittoria silenziosa.